Euro il crollo delle ultime settimane

Euro il crollo delle ultime settimane

La situazione in Ucraina come sapete è abbastanza grave ma per quanto sia tragica la situazione in Ucraina la vera guerra, quella finanziaria, quella economica, quella monetaria è iniziata da un po di tempo. Lo sappiamo, in molti però non hanno capito che la situazione finanziaria monetaria economica è altrettanto grave. In mezzo a questa guerra finanziaria purtroppo ci cade dentro il nostro povero euro che potrebbe non fare una bella fine, spero di sbagliarmi ovviamente. Per capire lo stato di salute di un continente quindi dell'Europa è necessario guardare la moneta, la valuta di riferimento in rapporto ad altre valute. Cioè se il valore della nostra moneta, l'euro, si riduce nel tempo rispetto ad esempio al dollaro vuol dire che il benessere in Italia e nel continente europeo diminuisce rispetto a quello degli americani, se l'euro si riduce il rapporto rispetto al dollaro vuol dire che il benessere peggiora rispetto all'America. Ovviamente sto riassumendo all'osso il concetto, quindi mi scuseranno i professoroni di economia perché altrimenti non si riesce a capire qual'è la fregatura. Cosa sta succedendo? Negli ultimi mesi abbiamo visto un forte ribasso dell'euro, si sta svalutando rispetto a quello del dollaro e il suo valore attuale ha raggiunto i livelli del 2015. Tutto previsto, però deve essere chiaro che non possiamo prevedere se ci sarà un crollo.

Euro il crollo delle ultime settimane

Qualcuno anzi già molti lo stanno facendo stanno tranquillizzando dicendo è un momento l'euro si riprenderà. Probabile ma i segnali sono chiari e lo scenario in cui ci arrivano questi segnali sono chiarissimi, è evidente che qualcuno sta tentando di mettere l'euro nella tomba e questa volta non sono i sovranisti, per il giornali finanziari l'euro non doveva andare sotto l'1,09 è andato sotto, per altri analisti non dovevo andare sotto l’1.08 ed è sceso anche sotto questa soglia. Da inizio anno si è perso più del 10% siamo intorno al 12% di valore rispetto al dollaro. Lo scenario in cui ci troviamo e che abbiamo una guerra alle porte dell'Europa che a breve potrebbe riguardarci direttamente, poi abbiamo i nostri governanti europei che hanno detto vogliamo imporre l’embargo sul petrolio e il gas in maniera democratica e immagino che dopo che magari verrà messa in atto questa misura l'euro schizzerà ai massimi di sempre anzi ne sono convinto, appena annunceranno l'embargo sul gas e il petrolio Russo l'euro ripartirà alla grande... A parte gli scherzi ovviamente è chiaro che i nodi verranno al pettine e il punto sapete qual'è? È che nei prossimi mesi noi affronteremo il peggio che ancora non è arrivato, costo di energia alle stelle, ovviamente sto parlando dopo un possibile embargo, interruzione della catena di approvvigionamento, inflazione che diventa iperinflazione. Poi se volete credere che i signori delle banche centrali che ci hanno raccontato che per un anno l'inflazione era temporanea potete farlo, tutto ciò all'interno di un quadro di guerra meraviglioso e magari un possibile nuovo lookdown in autunno, visto che a quanto pare è tutta sta storia della pandemia non è ancora finita. Insomma questo è lo scenario che deve affrontare il nostro euro e a quanto pare lo scenario è abbastanza chiaro, anche se le parole sono prudenti del presidente della BCE Lagarde che dice Un boicottaggio economico completo con lo stop improvviso alle importazioni di energia dalla Russia avrebbe un impatto economico molto forte sull'area euro” non so se è chiaro c’è arrivata pure Lagarde e poi riferendosi all'ipotesi di aumenti degli spread che ostacolerebbero la trasmissione monetaria la presidente della BCE ha affermato che di fronte a qualsiasi rialzo, dello spread degli stati che stava per esplodere, il principio che applicheremo è la flessibilità ricordate che due anni fa abbiamo fatto tutto ciò che era necessario ci siamo mossi prontamente faremo esattamente lo stesso ci muoveremo prontamente. Intraprenderemo qualsiasi azione necessaria “whatever it takes” per adempiere il mandato della BCE e perseguire la stabilità dei prezzi e per contribuire a preservare la stabilità finanziaria.

L'altro giorno al TG di Mentana si diceva che dal 8% che è arrivata l’inflazione in questo momento alla fine dell'anno ci ritroveremo intorno al 3%, cioè cinque punti percentuali.

Invece io vi voglio raccontare uno scenario diverso perché molto probabilmente sulla base dei dati degli scenari che si stanno venendo a creare ci troveremo in iperinflazione, altro che le bugie che sono abituati a raccontare questi signori.

Probabilmente l'impennata dei costi delle materie prime che arriverà ad essere fuori controllo, l'impennata dell'energia, dei prodotti alimentari di fatto porterà ad un crollo a livello mondiale dell'economia. L'euro è una moneta è importante una moneta importante a livello internazionale ma è una moneta molto debole non fosse altro che dietro a questa moneta ci sono solo una serie di banchieri con la mascherina che non fanno altro per rassicurarci che è un euro oggi è un euro domani e già perché è così ci raccontava il nostro premier, un euro oggi vale un euro domani. Certo se lo dici ad un ignorante e credulone diventa pure vero, infatti se hai un euro in tasca sempre un euro hai in mano, ma se pensiamo che oggi lo stesso euro che ieri ci permetteva di comprare un chilo di pane oggi ci permette di comprare due pagnotte allora lo capisce chiunque che ci stanno mentendo, o no? E non parliamo di quando ci costava con la lira perché è un discorso più complesso.

 

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