L'autonomia di navigazione può essere espressa in vari modi per esempio in termini di tempo (ore o giorni), in termini di distanza percorribile (miglia) in base alle provviste di bordo. Solo per le imbarcazioni a vela si utilizza l'autonomia in termini di tempo.
Per le unità a motore si può calcolare in miglia percorribili dato una quantità di carburante e quantità di carburante necessarie per percorrere una data distanza.
Di seguito elenco una serie di problemi che si potrebbero verificare al motore e che si possono risolvere anche da soli.
Comunque ricordo che è precisa responsabilità del comandante effettuare tutti i controlli per verificare il corretto funzionamento del motore, non vi volete mica trovare in alto mare con il motore in panne ed essere obbligati a chiedere assistenza!
La bussola è uno degli strumenti principali utilizzato per l'orientamento e il rilevamento usato dal navigante.
La più diffusa e conosciuta è la bussola magnetica ma esistono anche bussole giroscopiche che per funzionare hanno bisogno dell'elettricità, essendo complesse da costruire si trova solamente su navi di grandi dimensioni
La bussola magnetica per funzionare utilizza il campo magnetico terrestre ed è soggetta ai campi magnetici prodotti dalla strumentazione di bordo e dai materiali ferrosi presenti a bordo(si pensi ad imbarcazioni fatte in ferro).
Questa sensibilità ai campi magnetici prodotti a bordo comporta la necessità di correggere le deviazioni prodotte da tali campi magnetici, per questo motivo una volta installata a bordo bisogna compensarla affinché indichi la giusta direzione.
Rilevamento magnetico e bussola
Così come avviene per la prora anche il rilevamento può essere magnetico Rlm o bussola Rlb a seconda che l’angolo sia misurato, in senso orario, tra il Nord magnetico o il Nord bussola e la linea di rilevamento. Naturalmente che prima di tracciare un rilevamento sulla carta è necessario apportare le dovute correzioni d e δ.
La navigazione stimata altro non è, come dice il termine stesso, il modo in cui stimare la posizione della nave durante la navigazione, essa si basa sulla conoscenza di alcuni elementi del moto quali velocità, spazio e tempo.
spazio = cammino, espresso in miglia, percorso lungo la rotta;
velocità = velocità effettiva di spostamento della nave espressa in nodi;
tempo = tempo in minuti e misurato dall’orologio di bordo.
Quando navighiamo sempre considerarci idealmente al centro della rosa azimutale la quale si sposta insieme a noi, nella stessa direzione e con la stessa velocità, in questo modo, in ogni istante, è sempre possibile fare riferimento alle varie direzioni, rispetto all'orizzonte, che si prendono. Nascono cosi i concetti di rotta, prora e rilevamento.
Supponiamo di essere in un punto qualsiasi in mezzo all'oceano, guardandoci intorno ci sentiremo al centro di una circonferenza delimitata dall'incontro tra cielo e mare, (orizzonte), l'ampiezza di tale circonferenza è maggiore tanto quanto noi (osservatore) siamo in alto. Non avendo alcun riferimento non sapremmo come muoverci, quindi abbiamo la necessità di ricorrere ad un sistema di riferimento, in modo da poter individuare una qualsiasi direzione.
Con il termine acque ristrette si intende una qualunque zona in cui non è possibile manovrare liberamente come, imboccature dei porti, canali, passaggi obbligati etc...