Categorie di progettazione delle imbarcazioni da diporto

Categorie di progettazione delle imbarcazioni da diporto

La direttiva europea 94/25, recepita dal nostro legislatore, suddivide le imbarcazioni da diporto in 4 categorie di progettazione:

  • A (ALTO MARE) progettate per la navigazione in alto mare, in cui la forza del vento può essere superiore ad 8 e l’altezza delle onde superiore a 4 m.
  • B (AL LARGO)progettate per crociere d’altura in cui la forza del vento può essere pari ad 8 e l’altezza delle onde può raggiungere i 4 metri
  • C (IN PROSSIMITA’ DELLA COSTA) progettate per crociere in acque costiere, grandi baie, estuari, fiumi e laghi in cui la forza del vento può essere pari a 6 e l’altezza delle onde può raggiungere i 2 metri
  • D (IN ACQUE PROTETTE) progettate per crociere su piccoli laghi, fiumi e canali, in cui la forza del vento può essere pari a 4 e l’altezza delle onde può raggiungere i 0,30 m.
Categorie di progettazione delle imbarcazioni da diporto
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NOTA: Avrete certamente notato che a nelle categorie delle certificazioni c'è affiancato un numero, ad esempio nel Sense 46 di Beneteau viene rilasciata una CERTIFICAZIONE CE : A6/B7/C12, bene quei numeri indicano il numero di persone a bordo con cui vale quella omologazione, in questo caso A6 significa che possono esserci sino a 6 persone con qualsiasi condizione meteo e così via.

Ma in pratica quali caratteristiche deve avere un’imbarcazione a marchio CE per essere realmente conforme al dettato legislativo. Non basta che sulla barca venga apposta una targhetta con il classico simbolo CE, è necessario che l’imbarcazione abbai alcune caratteristiche.
Prima di tutto la barca deve essere dotata di un numero di identificazione dello scafo, la classica targhetta autoadesiva o di alluminio. Ma come si legge la matricola? Ecco un esempio:

 

IT XXX BGTRRS G 2 22

Nella prima casella il paese di costruzione, per l’Italia IT.
Nella seconda casella l’identificativo del costruttore, un codice alfabetico che individua il cantiere.
Nella terza il numero di serie.
Nella quarta il mese di costruzione. Si usa una lettera per ogni mese quindi Gennaio la A sino a Dicembre la L, nell'esempio G si riferisce a Luglio.
Nella quinta l’anno di costruzione, ultima cifra dell'anno di fabbricazione.
Nella sesta l’anno del modello è un periodo di 12 mesi in cui si prevede di vendere l'imbarcazione, può differire dall'anno di costruzione, ma non più di un anno, solo le ultime due cifre.
Oltre alla targhetta contenente il numero di serie e necessaria per individuare la barca, per distinguerla a livello giuridico da altra identica, il costruttore ha l’onere di apporne
un’altra contenente il proprio nome, il marchio CE, la categoria di progettazione, la portata massima consigliata dal costruttore ed espressa in Kg, il numero massimo di persone trasportabili.

  • La barca deve essere concepita per evitare cadute in mare e dotata di mezzi di rientro a bordo, ed inoltre la barca dovrebbe essere dotata di scaletta.
  • Chi governa la barca deve avere una visuale a 360°.
  • Le tubazioni che attraversano lo scafo devono essere munite di chiusure prontamente accessibili.
  • Va richiamata l’attenzione sul fatto che nella portata massima espressa in Kg devono essere ricomprese le persone d’equipaggio, la riserva di carburante, la riserva d’acqua, la dotazione di bordo.
  • L’imbarcazione deve essere dotata di ganci atti a reggere l’ancoraggio e il rimorchio, testualmente la norma prevede che ciò avvenga "in condizioni di sicurezza".
  • Per i motori fuoribordo è previsto come obbligatorio il dispositivo che non consente l’avviamento in con marcia inserita, eccezion fatta nel caso in cui la spinta all’elica sia inferiore a 500 N.
  • Il vano batterie deve disporre di ventilazione, è da ritenersi sufficiente una presa d’aria, solitamente non fornita dal costruttore dell’imbarcazione ma installata da chi allestisce la barca.
  • Il progetto deve prevedere dei sistemi che evitino lo scarico accidentale di prodotti inquinanti fuori bordo, per i modelli con motore EFB la classica vaschetta sotto il motore capace di evitare che eventuali perdite di olio motore finiscano in sentina e di qui in mare.
  • La barca deve essere autovuotante.
  • Insieme alla barca viene fornito il manuale del proprietario.

I natanti a marcatura CE possono navigare senza limiti purché vengano rispettati i parametri meteo relativi alla categoria di appartenenza.
Ovviamente quando si supera la distanza di 12 miglia dalla costa, ricordiamo che tale distanza costituisce il limite del mare territoriale, occorre tenere presente la Convenzione di Montego Bay.

Tuttavia il limite di 12 miglia viene misurato dalle linee di base, ben evidenziate nella cartografia ufficiale dell’Istituto idrografico della marina.
Particolare attenzione deve essere prestata dall’acquirente di imbarcazione motorizzata con un motore fuoribordo. Il d.lgs. n. 171 del 18 Luglio 2005 (nuovo codice della nautica da diporto), all’art. 56, prevede una pesante sanzione per chiunque venda o installi prodotti non conformi alle disposizioni dettate nello stesso decreto (art. 4 con rinvio all’All. I). In pratica occorre fare attenzione a che, chi installa il motore fuoribordo, faccia uso di tubi benzina (quello del motore è da ritenersi parte dello stesso e quindi conforme come il motore), staccabatteria e cavi elettrici conformi alla normativa e sicuri. Quindi tutti prodotti riconosciuti idonei e marcati CE.

Da tener presente che il materiale a norma è costoso quindi si può si risparmiare sull’acquisto, ma non fatelo sull’allestimento e comunque rivolgetevi a persone di provata affidabilità.

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